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Information and Communication Technology

2015

 

13 APRILE 

BANDA ULTRALARGA, QUALE RUOLO PER LO STATO (Michele Polo)

Il governo ha recentemente pubblicato la versione definitiva del piano di sviluppo, facendo seguito alla bozza circolata per la discussione prima di Natale. Tra i pregi, l’indicare in modo in modo forte una priorità nello sviluppo infrastrutturale, mobilitando risorse pubbliche, disegnando un intervento articolato a seconda delle aree del paese e del diverso grado di sviluppo della domanda di servizi a banda larga. Tra i difetti, tuttavia, il fatto di indicare, tra le molte soluzioni tecniche che permettono di veicolare servizi a banda larga, quello dello sviluppo di reti in fibra fino agli immobili (Fiber to the Building –Fttb), irrigidendo l’insieme delle opzioni senza una adeguata valutazione dei costi connessi con questa soluzione. Il rischio è quello di impegnare risorse pubbliche e operatori privati in una opzione troppo costosa per l’attuale sviluppo della domanda, con la conseguenza che le risorse vengano ancora di più concentrate sulle aree forti lasciando scoperte fasce di popolazione rilevanti. In questa discussione va tenuto presente che privilegiare una opzione tecnica sulle altre ha implicazioni non solo sui costi di realizzazione, ma anche sui soggetti che alla fine si faranno promotori degli investimenti. La soluzione Fttb, ad esempio, è quella che Metroweb, controllata da Cdp, ha privilegiato nei propri piani industriali. Salvo abbandonare, in anni recenti, questi investimenti di fronte alla scelta degli operatori privati, Telecom, Fastweb e, nei piani annunciati, Vodafone, di sviluppare una rete in fibra meno “profonda”, che raggiungesse le cabine di strada (Fiber to the Cabinet – Fttc) per utilizzare poi l’ultimo tratto in rame della rete Telecom per raggiungere le abitazioni degli utenti. Questa soluzione potrebbe garantire performance elevate in aree dove risiede metà della popolazione italiana, senza i più gravosi investimenti chiesti per raggiungere con la fibra le abitazioni. Negli ultimi giorni Telecom Italia ha annunciato di voler sviluppare “con risorse proprie” la rete in fibra fino alle case in una quarantina di città, con una forte accelerazione rispetto a quanto previsto in precedenza. Se un operatore dichiara di investire senza necessità di un contributo pubblico, i finanziamenti previsti dal Governo in quella stessa area incorrerebbero immediatamente in una infrazione al divieti di aiuti di Stato. E gli altri operatori privati che volessero realizzare investimenti nella banda larga in quelle aree dovrebbero farlo, a loro volta, con risorse proprie.

 

A LEZIONE DI START-UP DAL MAESTRO PETER THIEL (Marco Panara)

Peter Thiel è uno che di start-up se ne intende, ha cofondato PayPal nel 1998 e l’ha quotata nel 2002, ha investito nel 2004 in Facebook, ha fondato Palantir Technologies e con il Founder Found ha investito in molte società, tra le quali SpaceX e Airbnb. Il libro “Da Zero a Uno” si presenta come una sorta di guida per i futuri “startupper” ma è molto di più, è un viaggio nei meccanismi dell’innovazione tecnologica e delle strategie d’impresa, ricco di aneddoti e di vicende vissute in prima persona. È’ la visione lunga il messaggio più forte di Thiel, che suggerisce ai futuri imprenditori di immaginare dove e come sarà la loro impresa tra dieci o vent’anni. La premessa è ricercare l’innovazione radicale, identificare quello che non c’è ancora, partendo però dal piccolo: cercare di coprire uno spazio che nessuno aveva visto in un ambito ristretto per poi allargarsi.

 

23 FEBBRAIO

HANNSPREE MICRO PC

Si tratta di un mini computer che però è un pc completo supercompatto in meno di 10 centimetri e con un peso di 40 grammi, che permette di trasformare qualsiasi monitor, Touch Screen o TV con porta HDMI in un completo PC Windows 8.

 

2 FEBBRAIO 

L’AMBIZIOSO JACK MA PENSA IN GRANDE E VUOLE LANCIARE LA WTO DELLA RETE (Giampaolo Visetti) 

Il fondatore di Alibaba, dopo la quotazione record alla Borsa di New York, punta a lanciare un “e-Wto”, un’Organizzazione mondiale del commercio elettronica. “Voglio servire 2 miliardi di consumatori globali e aiutare 10 milioni di piccole imprese a sviluppare affari in tutto il mondo”. “La mia visione è che una micro-impresa norvegese possa vendere prodotti in Argentina e che un australiano possa acquistare le scarpe online in Kenya. La Wto è importante ma appartiene al secolo scorso”. Jack Ma, tramite il web, è deciso ad abbattere ogni barriera commerciale e trasformare la distribuzione a domicilio nell’affare del decennio. Le analisi di mercato confermano che ai piccoli dettaglianti, i negozi tradizionali non bastano più e che le piccole e medie imprese vogliono sottrarsi al controllo della grande distribuzione. L’obiettivo di Alibaba è sostituirsi sia ai centri commerciali che alle compagnie di trasporto, fornendo anche servizi bancari e assicurativi online.

 

 

2014

 

27 OTTOBRE

ARTIGIANI IN  FIERA, VA ONLINE PER L'EXPORT NASCE ARTIMONDO (gl.ri.)

Il mondo è globale e l'Artigianato in Fiera, da solo, non basta più. Così la kermesse raddoppia e va alla conquista dell'e-commerce per aiutare le piccole aziende italiane a superare la crisi. L'Af, Artigianato in Fiera, è nata nel 1996 con l'obiettivo di sostenere le imprese portabandiera del made in Italy, soprattutto quelle piccole e artigiane, rendendole protagoniste una volta l'anno. Sui banchi, oltre tremila provenienti da 113 paesi del mondo, vengono mediamente esposti 100 mila prodotti frutto del lavoro svolto dalle micro imprese artigiane. Artimondo è una piattaforma web, creata lo scorso anno per lanciare gli artigiani nel mondo dell'e-commerce, il progetto adesso è in piena fase di startup e mira a far vivere tutto l'anno le relazioni sviluppate nelle sedici edizioni dell'Artigianato in Fiera. L'obiettivo è innovare e internazionalizzare il business degli espositori, consentendo loro di proiettarsi verso scenari più ampi, pur continuando a operare all'interno delle proprie botteghe. Per lanciare il progetto anche in paesi lontani, gli addetti di GeFi stanno prendendo contatti con le società di e-commerce che operano nei paesi esteri, ad esempio, la società sta cercando di costruire una joint venture con un colosso cinese del calibro di Alibaba. Solo le aziende artigiane espositrici della manifestazione potranno accedere al servizio di Artimondo, che gestisce in autonomia l'intero processo di vendita e spedizione, mentre le aziende dovranno solo occuparsi di progettare e innovare prodotti sempre più belli e accattivanti.

 

6 OTTOBRE

DRONI, C'È BUSINESS IN CIELO - PIAGGIO, ALENIA E 70 STARTUP (Christian Benna)

Anche in Italia il settore è stato regolato e questo crea le condizioni per la nascita di una nuova filiera produttiva come è già accaduto in Francia. Una nuova filiera industriale che promette innovazione e posti di lavoro, è quello che si augurano gli operatori del mondo dei sistemi aeromobili di pilotaggio remoto (Sapr) della Penisola. In Francia il comparto oggi si articola in un indotto di oltre 700 aziende e 2000 occupati. In tutta Europa, le fabbriche di droni sarebbero 400, l'80% di questi impianti sono piccole e medie imprese. In Italia ci sono una settantina di aziende produttrici. I big player, specializzati in droni militari, sono Finmeccanica (Selex Galileo ed Alenia Aermacchi) e Piaggio Aero Industrie. Ma ad offrire servizi alle aziende italiane che utilizzano questi droni, che sono circa 350, ci sono tante Pmi innovative. Attualmente volano circa 400 droni utilizzati in ambito civile, sono impiegati soprattutto nelle riprese tv e cinematografiche, nel controllo di grandi installazioni. In Toscana, i Sapr vengono utilizzati nelle terre del Chianti, per sorvolare i filari e controllare la maturazione dell'uva. AD Precision Mechanics, una startup con sede a Monterotondo (Roma), ha realizzato Guardian 2000, un drone per l'azienda Securitas Metronotte, attiva nei servizi di vigilanza e sicurezza. I torinesi di Nimbus hanno brevettato un drone ideale per il monitoraggio di eventi come i grandi concerti, mentre Air Movie Lab, ha lanciato un prodotto “green” costruito in legno e altri materiali ecologici. Il 30 aprile scorso è entrato in vigore il primo regolamento italiano per i velivoli senza pilota ad uso civile che li riconosce, distinti per due categorie di peso (sotto o al di sopra dei 25 Kg) come aeromobili a tutti gli effetti. Per far alzare in aria un drone serve quindi un apposito patentino e un'apposita autorizzazione. Il 95% delle commesse è di origine militare ma nei prossimi anni lo spazio civile dovrebbe crescere e occupare una fetta del 20% del mercato. Le applicazioni sono molte se non infinite: dalla ricerca delle presone scomparse all'agricoltura intelligente, dalla protezione civile al monitoraggio industriale, al giornalismo, allo sport.

 

29 SETTEMBRE

MAKER FAIRE, LA FANTASIA AL POTERE (Filippo Santelli)

Si tiene a Roma, al Parco della Musica, ed è la maxi esposizione di invenzioni rese possibili dagli ultimi avanzamenti tecnologici, tra cui stampanti 3D e droni domestici. Gli organizzatori sono Riccardo Luna e Massimo Banzi, anche fondatori di Arduino, la scheda open source nata a Ivrea e diventata insieme alle stampanti 3D il principale strumento di lavoro del movimento maker. Il confine tra hobbisti e imprenditori è sempre più sottile, grazie anche alla diminuzione dei costi dell'additive manufacturing, dalla stampa tridimensionale al taglio laser, aziende come l'americana Roland o la vicentina Dws commercializzano macchinari alla portata dei piccoli produttori. La manifattura 3D funziona per una produzione di nicchia, flessibile, su misura: “Ogni nostro drone è progettato insieme al cliente”, dice Giancarlo Evangelisti, responsabile vendite di SoLeon. Azienda altoatesina che aveva cominciato con i pannelli solari, ma dal 2009 ha scommesso sui droni. “Il corpo è in fibra di carbonio, il resto stampato in 3D”. Fino a 12 eliche, 80 minuti di autonomia e un'elettronica complessa che permette, per esempio, di bloccare l'elicotterino in aria. Prezzo dai sette ai 30mila euro, a seconda dei sensori installati: “Si usano per la manutenzione di infrastrutture complesse, come ponti, o nell'industria agricola per monitorare con camere termiche lo stato delle colture”. Tecnologie che si combinano con il saper fare artigianale. MyMantra è una neonata impresa romana che con delle microincisioni laser sul legno, lo rende flessibile come la pelle, tanto da poterlo usare per borse, scarpe, bracciali. Etsy, nata a Brooklyn nel 2009, è una piattaforma di vendita online per inventori e piccoli artigiani, con un milione di negozi (virtuali) attivi. Per vendere è necessario imparare a presentarsi nel modo giusto, con foto e video, gestire la relazione in Rete con i clienti, essere visibili per i motori di ricerca. Un aspetto divide artigiani e maker: la filosofia open source, senza copyright né diritti d'autore, che dal mondo del software questi ultimi vogliono estendere all'hardware. Google sta lavorando al progetto Ara, uno smartphone componibile da 50 dollari che dovrebbe arrivare sul mercato a inizio 2015. Mentre Tesla ha da poco annunciato che diffonderà i brevetti sulle auto elettrcihe, capendo che quello che conta è creare una comunità permettendo a ciascun utente di personalizzare il prodotto. 

 

FATTURATO RICCO GRAZIE ALL'HI-TECH - L'ENERGIA RINNOVA PIÙ DELLA FINANZA (Luca Palmieri)

Uno studio realizzato da Harvard Business Review Analytic Services ed intitolato “The digital dividend – First mover advantage” conferma come essere all'avanguardia nell'adozione delle tecnologie sia una strategia ben premiata a livello di business. I cosiddetti “Pionieri” IT, ovvero quelle aziende identificate come fortemente convinte dei benefici derivanti dall'adozione di nuove tecnologie e che strategicamente tentano di anticipare i tempi, siano più avanti rispetto ai loro concorrenti. Il 20% di queste imprese ha infatti registrato una crescita del fatturato superiore al 30%, più del doppio rispetto alle aziende identificate dallo studio come “Follower” (quelle che restano a guardare e investono solo dopo che i vantaggi sono stati comprovati) e addirittura il triplo delle aziende definite come “Prudenti”, che aspettano fino a che una tecnologia non sia del tutto consolidata. Oggetto della ricerca sono le tecnologie “Big Five”: mobile, social, cloud computing, advanced analytics e comunicazioni machine-to-machine (M2M).

“Le aziende che vogliono primeggiare devono innovare costantemente, e questo studio dimostra come la tecnologia sia un importante fattore abilitante per la crescita del business”.

 

22 SETTEMBRE

DILETTANTI ALLO SBARAGLIO - ORA VENDONO LE LORO FOTO VIA INTERNET (p.feg.)

È nata “Eye-Em”, metà social network e metà agenzia online, specializzata nel mercato delle immagini realizzate con il telefonino dagli amatori di tutto il mondo. Ha concluso un accordo perfino con la Getty Images. L'idea è di Florian Meissner, fotografo professionista, che l'ha fondata a seguito del furto dell'attrezzatura a New York durante un reportage che poi concluse con un iPhone. Ha creato una piattaforma integrata dove appassionati e fotoamatori possono condividere i loro scatti da telefono cellulare e eventualmente venderle. I proventi sono divisi a metà con EyeEm, e vanno di solito da 15 a oltre 300 euro.

EyeEm seleziona, distribuisce e aiuta il fotografo a monetizzare i suoi scatti con l'assicurazione di non intervenire sulle immagini senza il consenso degli autori, unici titolari dei diritti sull'opera.

 

FILMFERRANIA - IL RITORNO DELLA PELLICOLA PER FILM E FOTO (Christian Benna)

Una startup nuova di zecca ha rilevato da quella che era stata il numero 3 mondiale dietro a Kodak e Agfa, macchine e personale per rilanciare la produzione di supporti per la ricca nicchia degli amanti della qualità analogica. FilmFerrania, a partire da metà ottobre, comincerà la produzione dei formati Super 8 e 16 mm per la cinematografia e 35 e 120 mm per la fotografia. La startup ha rilevato macchinari e assunto alcuni tecnici dei laboratori della Ferrania, la storica azienda della provincia di Savona. I creatori vogliono ritagliarsi un piccolo spazio destinando i loro prodotti a tutti gli appassionati di cinema e fotografia, in particolare pensando al ritorno delle polaroid, alla lomografia, a tutta quella cultura vintage che apprezza la qualità dell'analogico.

FilmFerrania nasce in formato ridotto, appena 9 dipendenti, macchinari acquistati dalla vecchia Ferrania e affitto dei locali grazie al sostegno della Regione Liguria. Il canale di vendità sarà del tutto digitale.

 

E-COMMERCE - ALIBABA CAMBIA PARADIGMA (Arturo Zampaglione)

Alibaba sta per cambiare le dinamiche e gli equilibri del mondo di internet. Proprio alla vigilia della quotazione alla borsa di Wall Street, il fondatore e chief executive di Amazon, ha lanciato ben sei nuovi modelli della linea Kindle, tra cui un tablet da circa 60 euro con cui spera di conquistare i mercati asiatici. Il colosso cinese fondato 15 anni fa da Jack Ma utilizzerà buona parte dei miliardi incassati con il collocamento per finanziare l'espansione delle attività negli Stati Uniti e in Europa. Per capire il successo e le potenzialità di Alibaba bisogna pensare al gruppo cinese come qualcosa di diverso rispetto ai singoli concorrenti americani. Un documento della Forrester Research lo definisce “il più grande ecosistema digitale al mondo”, riferendosi più al modo di affrontare il business che non alle specifiche piattaforme che ha in tutti i settori: Taobao (simile a eBay), Aliexpress (che mette in contatto esportatori cinesi con consumatori internazionali) e il ruolo di Alibaba.com nell'e-commerce all'ingrosso business-to-business.

 

16 SETTEMBRE

TURISMO, HALLDIS NON SOLO UN SITO MA GESTISCE 1300 APPARTAMENTI (Alberto Melgrati)

Halldis.com è il portale di un'azienda, attiva dal 1986, che gestisce 1300 appartamenti nelle principali località italiane ed europee, offre un servizio di gestione ai proprietari che desiderano mettere a reddito le loro proprietà destinandole ad affitti brevi. Uno dei grossi problemi del turismo italiano è l'evasione fiscale e il sistema di Halldis impedisce di fatto il nero. Halldis ha portato innovazione nel mercato turistico in Italia, infatti è l'unico gestore di appartamenti per affitti brevi che operi a livello nazionale, l'azienda vanta un'assistenza clienti che parla 15 lingue, decine e decine di manutentori, personale delle pulizie e di concierge in loco.